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Un arresto a Natale: Padula 1828 24 Dicembre 2020
Ricostruzione di una storia familiare: Ferdinando Annunziata e sua moglie Carolina Breglia negli anni del brigantaggio post-unitario. 15 Marzo 2020
Un “progetto particolare” del 1820: un “Orfanotrofio per ragazzi” nella Certosa di San Lorenzo di Padula. 10 Dicembre 2019
La storia del cimitero di Padula dal 1817 al 1840. 1 Novembre 2019
Padula fine Settecento: miliziotti e guardie per la fiera di San Matteo a Salerno. 17 Settembre 2019

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lastoriadipadula

La popolazione padulese saluta i Volontari cecosli

La popolazione padulese saluta i Volontari cecoslivacchi che partono per il fronte di guerra.
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Dalle ricerche di Mes.
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Lavori per la realizzazione della strada che porta

Lavori per la realizzazione della strada che porta a Mandranello.
Dalle ricerche di Mes

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Le ricerche per ricostruire la storia del campo di

Le ricerche per ricostruire la storia del campo di prigionia in Certosa durante gli anni della Grande Guerra continuano tra diari, cataloghi, articoli di quotidiani e fotografie. Non potevano mancare all’appello gli “elenchi delle perdite dell’esercito austro-ungarico” pubblicati a Vienna dal 1914 al 1918. Su nove soldati selezionati, ben sei il 28-12-1917 risultavano essere “kriegsgef.”, abbreviazione di “Kriegsgefangenen” e cioè “prigionieri di guerra” a Padula.
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Dalle ricerche di Mes.
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Padula 1917: militari in posa per una foto nei pre

Padula 1917: militari in posa per una foto nei pressi dei ruderi dell'antica Badia di San Nicola al Torone. Alle loro spalle si intravede la certosa.
Tratta da un vecchio libro di ricordi pubblicato durante la prima metà del Novecento.

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Il primo servizio fotografico fatto in Certosa dop

Il primo servizio fotografico fatto in Certosa dopo la sua soppressione definitiva avvenutanel 1867. In posa sul calesse.
Le ricerche di Mes
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Padula 1867: personaggi illustri in visita alla Ce

Padula 1867: personaggi illustri in visita alla Certosa.
Dalle ricerche di Mes
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Nel tardo pomeriggio del 25 dicembre 1828 c’era

Nel tardo pomeriggio del 25 dicembre 1828 c’era poca gente per le strade di Padula. Il freddo pungente e la neve avevano limitato gli spostamenti per tutta la giornata, soltanto qualche contadino che conduceva il proprio asino carico di legna da mettere al fuoco ed alcuni “inservienti” delle famiglie benestanti del paese erano ancora in giro per gli stretti viottoli che dalla Piazza salivano al rione di Sant’Angelo. Anche Angela era uscita quella sera per andare a lavorare nel palazzo della famiglia Netti, ubicato nei pressi della chiesa di San Michele Arcangelo e poco distante da casa sua. Per strada la ragazza aveva incontrato mastro Giuseppe Tepedino, il quale, nonostante fosse intento a scaricare due ceste piene di legna dal suo mulo, appena la vide le raccomandò di fare attenzione e di non prendere le scale che dalla piazzetta della chiesa di San Pietro Cadilongo salivano al palazzo Netti perché c’era del ghiaccio e si poteva scivolare. Ringraziandolo per il consiglio e augurandogli di passare una buona serata in compagnia della famiglia, Angela continuò a seguire la strada ed in pochi minuti arrivò nei pressi del palazzo. Ad attenderla c’era la sua amica Carmela, che appena aprì il portone per farla entrare le chiese subito di recarsi nel magazzino dove si conservavano le derrate alimentari perché aveva bisogno del suo aiuto per prendere un grosso sacco di patate.....
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Disegno di copertina di @salvatoreparola

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