La taglia per l’uccisione di un lupo.

La mattina del 20 febbraio 1817 il Signor Michelino D’Amato, cassiere protempore del Comune di Padula, preparò una ricevuta di pagamento per un importo di 4 Ducati da corrispondere al sindaco Onofrio Damiani. L’oggetto del documento riguardava la riscossione, da parte del sindaco, del premio per l’uccisione di una lupa, ma la ricevuta non fu completamente compilata e neppure firmata dal sindaco.
L’uccisione della lupa, molto probabilmente, era avvenuta pochi giorni prima nei pressi del centro abitato, dopo che l’animale fu visto da molte persone avvicinarsi furtivamente ad un pollaio. Una volta chiamato il Sindaco, fu organizzata una squadra per tentare di catturare la lupa e, dopo vari appostamenti, l’animale fu colpito ed ucciso da due colpi di schioppo vibrati dal sindaco.
All’epoca per l’uccisione di un lupo si poteva riscuotere un premio di 4 Ducati, che dovevano però essere accordati e certificati dal Sotto-intendente di Sala dopo un’attenta verifica. Il sindaco Onofrio Damiani, a quanto sembra, aveva ricevuto i soldi senza ottenere la certificazione del funzionario distrettuale (non si comprende il motivo) e, per riparare, il 28 febbraio scrisse un appunto in cui dichiarò che avrebbe rimborsato il cassiere d tasca propria se gli fosse stato “significato ed accordato il mandato”.

Dai documenti conservati nell’Archivio storico del Comune di Padula.

© Miguel Enrique Sormani (riproduzione riservata)